Comunicazione Consapevole Empatica
Elena Dall’Igna
In costante ricerca nel campo del Ben-Essere e della Crescita Personale, si diplomata in Costellazioni Familiari Sistemiche e in Comunicazione presso il Centro Studi Piazza. Grazie ad Attilio Piazza, a cui rimane profondamente riconoscente, può avvalersi anche della formazione personale con Bert Hellinger, Jakob Schneider e Sieglinde Schneider.
Amante della fisica quantistica diviene Master Reiki Oro (un’evoluzione del Reiki tradizionale).
Formata in Mindfulness, Programmazione NeuroLinguistica (PNL), EFT (Emotional Freedom Technique), Logosintesi e Meditazione.
Socio fondatore dell’Associazione di Promozione Sociale Aletheia che nasce per promuovere e diffondere quelle conoscenze che permettono di ampliare la propria visione della realtà.
Agevola con amore e professionalità percorsi di Crescita Personale che conducono a un nuovo livello di coscienza.
Conduce sessioni di Costellazioni Familiari Sistemiche individuali e Seminari di gruppo.
Un breve percorso teorico-esperienziale rivolto a conoscere la Comunicazione Consapevole Empatica come processo.
Non è possibile non comunicare!
Comunichiamo costantemente ed è per questo che comunicare pacificamente con chiarezza e consapevolezza, soprattutto con i bambini, è importante poiché facilita il raggiungimento di un sano ed evolutivo rapporto empatico.
L’incontro fornisce efficaci strumenti di pronto utilizzo per conoscere meglio sé stessi, dare e darsi valore imparando nuovi modi di comunicare che creano armoniose e pacifiche relazioni tra grandi e piccini.
Come si giunge ad un dialogo empatico? Cosa comunica e come comunica costantemente il corpo?
Molto spesso i malintesi sono dovuti a difficoltà nell’osservare e riconoscere prima e comunicare poi ciò che è vero e importante per noi.
Questa difficoltà viene inevitabilmente insegnata ai bambini che si allontanano sempre di più dal loro vero sentire, pregiudicando così la capacità di manifestarsi come individui incomparabili e originali in un collettivo che tende ad uniformare anziché esaltarne l’unicità.
Ecco allora che l’adulto può consapevolmente fare la sua parte accompagnando il bambino nella crescita, nello sviluppo armonioso e nel contatto con il proprio vero Sé.
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